Slow Food Travel Etna Catania: il ritorno del Grand Tour sulle tradizioni del “viaggio lento” sul territorio

Video Intervista ai fautori del progetto e una sintesi delle storie di coloro che già partecipano: le aziende eccellenti sul territorio non solo per i prodotti, ma per i luoghi che rappresentano

Dal sito Slow Food /Travel: “Dietro ogni territorio ci sono storie, tradizioni gastronomiche, sapori e pratiche artigianali, preservati da donne e uomini che hanno costruito nei secoli identità e culture. Ogni tradizione gastronomica può diventare un’esperienza turistica unica. Slow Food Travel propone un nuovo modello di viaggio, fatto di incontri e scambi con agricoltori, casari, pastori, norcini, fornai, viticoltori che, insieme ai cuochi che cucinano i loro prodotti, saranno i narratori dei loro territori e guide speciali alla scoperta delle tradizioni locali. Slow Food Travel offre ai territori la possibilità di sviluppare le proprie potenzialità come destinazione gastronomica di qualità, nel rispetto di rigorose linee guida e della filosofia Slow Food, attraverso la costruzione di alleanze e di esperienze che valorizzano al meglio il patrimonio gastronomico locale”.

 

E così in una mattinata di settembre al Castello Ursino di Catania partecipiamo al press tour conferenza stampa dove conosciamo queste realtà cittadine e pedemontane eccellenze del nostro territorio, durante tutta giornata saremo i primi a tastare l’esperienza che verrà proposta tramite agenzie specializzate di questo nuovo tipo di vacanza, come se fosse il Grand Tour settecentesco che invece di del contenuto artistico pittorico scultoreo e architettonico riguarda il territorio e i suoi prodotti. Anche se chiaramente una cosa non esclude l’altra. Testimone ne sia la location scelta per la presentazione ufficiale del progetto che già ha preso una sua “forma”.

 

 

Giacomo Miola vicepresidente di Slow Food Italia: “Sono qui per presentare il lavoro svolto da Slow Food Travel Etna Catania un gruppo affiatato di operatori che si rivede nei valori di Slow Food legati alla salvaguardia della biodiversità del territorio che operano in una dimensione di comunità offerta e un modello di ospitalità nuovo che prova a mettere in contatto gli operatori di questo territorio con le realtà più autentiche del turismo esperienziale produzione agricola e di servizi associati al turismo la comunità sta lavorando su strategie di coinvolgimento del pubblico che visitano questo territorio affinché possano essere connessi con le realtà più vive e autentiche che possano godere di una relazione con chi vive quel prodotto quella cena quel pernottamento che offre sicuramente in una maniera speciale perché nasce dal rapporto umano.

Giovanni D’Avola portavoce della comunità Slow Food Travel  Catania Etna ci siamo circa da un anno e mezzo oggi la presentiamo al pubblico e la città oggi finalmente possiamo manifestare quello che siamo il percorso fatto da tutta una serie di aziende che producono in modo diverso rispetto al passato cioè totalmente in biologico per un un turismo esperienziale e diverso aderente al percorso della natura col turista che diventa viaggiatore, che per esempio raccoglie la verdura selvatica insieme a te e la cucina con te. Abbiamo fatto rete con una serie di aziende per fornire un’offerta turistica che sia allettante e affascinante a chi si approccia ad un turismo diverso. Noi siamo tutti Presidi Slow Food ad esempio il mio è il cavolo trunzo  Si presenta come un ortaggio dalle piccole dimensioni, caratterizzato da striature violacee sulla parte commestibile, comune a molti ortaggi coltivati nei terreni lavici dell’Etna. Per esempio dalla ricerca dei grani antichi delle farine antiche, mangiar sano, bene e buono”.

Questi i protagonisti della giornata: Akiana Bio,  Batia dell’Arcangelo Gabriele, Forno Biancuccia, I Lochi, Nysura Distillery, Scialari, Uzeta Bistrot, Enzo Signorelli photographer, journalist & olive grower, Me Cumpari Turiddu.

Akiana Bio

La famiglia Borzì a Paternò gestisce la propria azienda agricola ai piedi dell’Etna da ben 5 generazioni, dall’inizio del secolo scorso.
Nel 2009, i due fratelli Agostino e Angelo, fondano la S. S. Akiana, una Società Semplice che si pone come obiettivo la conduzione dei terreni aziendali e la valorizzazione dei loro prodotti, coniugando le più moderne tecniche di coltivazione con la centenaria esperienza aziendale, la tradizione ed il rispetto della natura e dei suoi cicli biologici. Arance, albicocche, melograni e cereali vengono prodotti nella Piana di Catania,mentre nelle colline pedemontane dell’Etna si raccolgono le olive per l’olio extravergine biologico e le more ed i gelsi che danno vita, insieme alle albicocche, alle inimitabili confetture extra di frutta bio, il fiore all’occhiello dell’azienda.

 

Batia dell’Arcangelo Gabriele ,Giovanni D’Avola:  “La Batia è sita ad Acireale, ai confini del parco del vulcano Etna. Veniamo da una progenie di imprenditori agricoli da oltre due secoli, miei avi nascono come viticoltori, poi un ramo della famiglia impianta limoni cosicché, già negli anni ‘20 del secolo scorso, avevano una fabbrica di trasformazione dei limoni. Mio nonno acquista l’attuale azienda di 10 ettari nel 1939, un vigneto ad alberello della fine dell’800 che apparteneva alle suore dell’ordine dell’Arcangelo Gabriele, dalle quali abbiamo ereditato alcune ricette, mostarda, vino cotto, biancomangiare fritto e il dolce delle suore. Orto Sensoriale, Ecomuseo, Percorsi didattici, piantagioni di gelsi, melograni e limoni, e quattrocento rose…”

A Catania la storia di Forno Biancuccia è la storia di Valeria Messina, che a 44 anni decide di cambiare vita: sveste la toga da avvocato – era la responsabile dell’ufficio legale di una società nel catanese – e diventa fornaia. A marzo del 2018 nasce Forno Biancuccia, dall’omonimo grano antico. Il nome è significativo perché lega a doppio filo la famiglia di Valeria alla storia dei frumenti siciliani. La nonna del marito, Bianca Buonoconto, è stata infatti la direttrice della Stazione Sperimentale di Granicoltura di Caltagirone. Sono ivi custodite oltre 50 varietà di grani antichi siciliani fra cui, appunto, anche la Biancuccia.

 


Biagio Schilirò e Luigi Paladino: I Lochi ha sede a Bronte (CT) dove nasce l’ormai famoso Pistacchio verde di Bronte D.O.P. Col termine i lochi”si fa riferimento agli appezzamenti di terreno in cui si coltivano le piante di pistacchio. Un terreno selvaggio e roccioso dove altre piante non avrebbero vita facile…
Ed è proprio dalla perfetta fusione tra il terreno lavico ricco di sostanze e minerali e la pianta di pistacchio, che nasce il Pistacchio verde di Bronte D.O.P. un frutto unico e pregiato nel gusto, nell’aroma, nel colore colore e nella qualità.Proprio trai lochi”nasce la volontà di due aziende agricole, tramandate da generazioni, di unire le forze al fine di offrire un eccellente prodotto che possa soddisfare qualitativamente e quantitativamente le richieste di un mercato sempre più esigente.

Nysura Distillery è una microdistilleria indipendente con sede nel cuore della Sicilia e si conferma tra le poche realtà in Sicilia in grado di realizzare l’intero processo produttivo in sede. Dotata di regolare licenza fiscale per la rettificazione dell’alcool, l’azienda si trova a Nissoria, luogo natale di Dario Rinaldi, suo fondatore (Nysura è l’antico nome di Nissoria). Nysura Distillery è attenta al territorio, in una logica che valorizza la freschezza delle materie prime e delle botaniche raccolte, rispettando i ritmi della natura e i cicli stagionali. Tre produzioni: Ginacria, Monobotanica Hemisphaerica solo ginepro dell’Etna, Gin “Capperi!”. Nysura sceglie di seguire i suoi prodotti in ogni fase, dalla raccolta delle botaniche, alla distillazione, all’imbottigliamento, per monitorare da vicino i processi ed ottenere distillati artigianali ricercati e di alta gamma. Nysura cura il segno, Dario ha affidato l’immagine e la comunicazione della sua azienda all’artista Mariagrazia Pontorno.

A Catania, Gaetano Mancini:  “Scialari è Bottega e Cucina, un luogo dove conoscere e poter apprezzare il cibo in tanti modi diversi. È Bottega, un luogo dove comprare prodotti che rispondono ai bisogni di chi cerca nel cibo il gusto, la tradizione e la qualità e sa che la buona salute passa anche dalla buona alimentazione. È Cucina, un luogo dove quei prodotti si possono assaporare, in qualunque momento della giornata, avendo conferma che sano e buono possono coesistere. Ma il buon cibo da Scialari è anche al centro di altre attività: eventi e degustazioni, corsi di cucina e persino esperienze vissute insieme ai produttori, tutte consultabili e prenotabili sul nostro portale dedicato www.esperienze.scialari.com

Uzeta Bistrò Catania

Uzeta Bistrò siciliano è il locale che unisce l’atmosfera contemporanea e giovane al gusto della tradizione. La cucina passa da ricette più tradizionali a piatti gourmet, apprezzato da un ampio pubblico di tutte le età e nazionalità.

Enzo Signorelli photographer, journalist & olive grower 

Alle pendici dell’Etna, Ragalna, in un ambiente incontaminato sorgono tre oliveti con circa 700 alberi di olivo, in maggioranza secolari. Qui viene prodotto l’olio biologico e nutraceutico dell’olivicoltore Vincenzo Signorelli. Valutato come uno dei cento oli d’oliva tra i più pregiati al mondo, questo olio ha ricevuto la chiocciola Slow Food, il prestigioso riconoscimento di “Presìdio” Etna. In questo fazzoletto di terra è possibile fare un’esperienza unica: una passeggiata in campagna per conoscere da vicino le piante e assaporare questa produzione di olio che ha ricevuto premi d’eccellenza. Attraverso una passeggiata tra gli oliveti, inoltre, Enzo Signorelli racconta l’affascinante storia di questa tenuta di famiglia.

Roberta Capizzi ristorante con orto Me Cumpari Turiddu: “Aderiamo all’Alleanza degli Cuochi con i Presidi Slow Food per la salvaguardia di piccole produzioni locali a rischio estinzione. Crediamo nel recupero della stagionalità e nella valorizzazione della tradizione culinaria siciliana. Scegliamo e selezioniamo esclusivamente piccole produzioni siciliane normonaturali, biologiche e biodinamiche, senza avvalerci di intermediari. Ci impegniamo a portare in tavola solo ortaggi freschissimi e di prima qualità, coltivati direttamente nella nostra tenuta di famiglia. Crediamo nella tutela del diritto al piacere in tavola, libero dalle stringenti logiche di mercato e dalle frenetiche abitudini alimentari”.

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