Sette Colli Piacentini e AIS Catania: un grande successo tra Ortrugo, Gutturnio e Malvasia di Candia Aromatica

Nella gremita sala dell’ Hotel Plaza AIS Catania con la delegata e vicepresidente Maria Grazia Barbagallo si è tenuto a battesimo l’assaggio16 vini dei Sette Colli Piacentini. Insieme alla giornalista Susanna Basile e i produttori Davide Valla, Emanuel Piacentini e Corrado Rossi nell'articolo la videointervista e il documentario su Ziano Piacentino

Una degustazione all’insegna della novità per quanto riguarda il panorama siciliano nell’ambito AIS Catania poiché l’associazione Sette Colli Piacentini non erano mai venuti a raccontarci i loro vini.

 

Susanna Basile: “La serata del 25 febbraio è stata una felice congiuntura in quanto avevo avuto modo di conoscere i produttori di Ziano Piacentino durante una permanenza di una settimana nelle loro terre. Ci si può innamorare perdutamente della loro accoglienza intimità professionalità e diversità di stile sia nel comporre i loro vini e sia negli abbinamenti col cibo, che come dice AIS quando combini cibo e territorio la congiuntura rispetta sempre usi e abitudini e non sbagli quasi mai. Abbiamo approfittato che i produttori venivano giù per AIS Siracusa il 24 febbraio essendo una conoscenza personale di Alessandro Carrubba, delegato AIS Siracusa, è come è nello stile di AIS, Maria Grazia Barbagallo vicepresidente regionale e delegato AIS Catania, ha accolto con grande entusiasmo la mia proposta”.

Maria Grazia Barbagallo: “Una delle missioni dell’AIS è quella di far conoscere le realtà vitivinicole, oltre che di Sicilia, anche di tutta Italia allo scopo di aiutare i nostri vini, i nostri produttori a far conoscere i loro prodotti a condividere le buone pratiche e ad affinare le conoscenze dei nostri soci, dei nostri sommelier e di tutti i wine lover che ci seguono. Conoscere e far conoscere a più di cinquanta soci e sommelier AIS i vini piacentini è stata veramente una grande soddisfazione. Fra tutti la grande scoperta riguarda l’Ortrugo sia come vino fermo che come spumante trattandosi poi di un vitigno completamente autoctono, la scoperta è ancora più entusiasmante per questo conoscere la storia dei vini dei Sette Colli Piacentini insieme ad alcuni dei produttori ha significato promuovere un territorio fatto di vini e vitigni storici autoctoni come il Gutturnio un blend di barbera e bonarda, l’Ortrugo un vitigno recuperato tipico di questa zona e la Malvasia di Candia Aromatica che fa parte delle malvasie italiane che hanno caratteristiche legate ognuna al suo territorio”.

Davide Valla: “Innanzitutto siamo contentissimi di queste due serate e anche di questa che abbiamo vissuto questa sera a Catania, in quanto per noi è stata una grandissima occasione per poter presentare il territorio, per poter presentare la nostra associazione dei Sette Colli, di 26 produttori dei Colleghi Piacentini, nello specifico di Ziano Piacentino, e di poter raccontare la nostra storia, che penso sia il passo principe per poter portare in una terra come quella di Sicilia il nostro territorio e i nostri vini. La cosa che mi rende più felice di queste due serate è sapere che i nostri vini piacciono anche a persone non abituate ai tipici vini frizzanti del nostro territorio e quindi hanno avuto un riscontro molto positivo in queste due serate e quindi ci dà la voglia di uscire ancora più spesso per far conoscere il nostro territorio a tutta l’Italia. In queste degustazioni abbiamo portato, utilizzando la tecnica del blind tasting, cioè la degustazione alla cieca, il nostro territorio, quindi i nostri vitigni autoctoni, l’Ortrugo, la Malvasia e i Gutturni nella versione frizzante e ferma. Siamo stati molto stupiti del fatto che nelle due serate il vino più sorprendente, quello che è stato maggiormente apprezzato è stato l’Ortrugo in tutte le sue forme ed è una cosa molto strana perché è un vino frizzante al di fuori di un territorio emiliano dove per tradizione si fanno vini frizzanti. È stata una grande soddisfazione perché è un vitigno sconosciuto, anche da noi abbastanza spesso snobbato, inutilmente perché è un vino di grande pregio e sapere che anche dei bevitori professionisti o comunque di sommelier di altre regioni abbiano apprezzato questa cosa a noi fa un grande piacere”.

Emanuel Piacentini : “Sapete bene che il nostro obiettivo principale è quello di promuovere i nostri vini al di fuori del territorio. Siamo un’associazione di promozione, lavoriamo tanto in comunicazione sia nella nostra zona, quindi con l’ospitalità, che andando a portare in giro i nostri vini. Grazie a questa occasione che abbiamo avuto qua in Sicilia, che è la prima assolutamente di una lunga serie, ad aprile saremo a Città di Castello a fare un ennesimo evento per proporre i nostri vini, quindi abbiamo un fitto calendario di eventi.

Corrado Rossi: “Nei prossimi due anni investiremo tante risorse e tanto tempo nella nostra promozione. Siamo contenti di essere partiti dalla Sicilia, a terra di grandi amici, di Susanna, di Alessandro e di altre persone che abbiamo conosciuto e che ci hanno aiutato in questi due giorni. Quindi siamo veramente orgogliosi e contenti di aver partecipato a queste due sessioni di degustazione e di aver incontrato tanta gente curiosa, perché il bello di questo mondo è che non si deve smettere mai di essere curiosi”.

Il vino Gutturnio è un blend dei vitigni Barbera e Bonarda, quello delle zone più calde viene di norma presentato nelle versioni superiore o riserva grazie ad un maggior contenuto in alcool. Nelle zone più alte dove il contenuto in acidi è più elevato e la gradazione zuccherina delle uve è più contenuta si ottengono vini base ideali per la rifermentazione per la produzione del Gutturnio frizzante. Il vino e vitigno Ortrugo dei Colli Piacentini DOC  è un vitigno a bacca bianca coltivato prevalentemente in Emilia, in particolare nella provincia di Piacenza. L’Ortrugo veniva utilizzato soprattutto come uva da taglio almeno fino alla metà degli anni Settanta, quando alcuni produttori selezionarono alcune vecchie viti per produrre un vino Ortrugo in purezza. In quegli anni videro la nascita anche due nuovi cloni di Ortrugo, grazie alla collaborazione con l’Università di Piacenza. Essi sono stati poi ripiantati, a partire dagli anni Ottanta, un po’ in tutto il territorio emiliano. Un successo, per questo vitigno a bacca bianca autoctono, da sempre presente nel territorio, che è diventato oggi il più coltivato della zona, davanti a qualsiasi tipo di varietà internazionale. Il vino dell’Ortrugo in purezza si presenta di colore paglierino chiaro tendente al verdognolo e sapore secco o abboccato, con un retrogusto amarognolo. Viene in genere prodotto nelle tipologie frizzante o spumante, ma ultimamente, per andare incontro ai gusti di un pubblico più vasto, sono arrivate sul mercato anche versioni ferme di Ortrugo. Il vino e vitigno Malvasia di Candia Aromatica presenta un corredo aromatico di profumi particolarmente ricco e complesso, che comprende un ampio spettro di aromi primari di arancio, cedro, limone, note fruttate di pesca, albicocca, e floreali (acacia, fresia, lavanda. La Malvasia di Candia Aromatica viene coltivata principalmente in Emilia e, in particolare, nelle province di Piacenza, Parma  e Reggio nell’Emilia, dove è la componente primaria di un certo numero di vini secchi e semidolci, nelle versioni fermo, leggermente frizzante, frizzante e passito.

Infatti la bellezza di questi vini sta nella loro autenticità e semplicità per dimostrare come sempre che il buon vino nasce dalla buona uva. Il presidente dell’associazione Sette Colli di Ziano Piacentino Davide Valla, ha spiegato la grande unione e cooperazione che esiste tra tutti i produttori della Val Tidone, come per esempio il fatto di dover dividere spese generali quali le bottiglie i macchinari agricoli le etichette le spese di spedizione le colonnine metereologiche usufruire delle ricerche  e mettersi a disposizione delle ricerche della rinomata Università Cattolica Sacro Cuore di Piacenza, ci sembra molto più rivoluzionario e rappresentativo rispetto alla intoccabilità dei vini che per gli stranieri dovrebbero rappresentare l’Italia. Nel nostro Paese sono attualmente registrate oltre 500 varietà di vite da vino e rilanciare i vitigni tradizionali: l’Ortrugo, la Malvasia di Candia Aromatica e il Gutturnio, sia in versione frizzante che in versione ferma e bisogna evidenziare che quando dici Gutturnio stai parlando della versione frizzante, e specificare “superiore” se si intende la versione ferma. I quattro Ortrugo frizzanti danno immediatamente l’idea della bacca verde che si scioglie in bocca e che sprigiona freschezza e grande sapidità. La Malvasia di Candia Aromatica è risultato forse il vino più trasformativo e riluttante ad essere etichettato nelle quattro versioni assaggiate non si trovavano contatto fra loro se non per l’aromaticità, ma il terroir influisce così come le temperature tra collina e valle. Il Gutturnio, uvaggio fra Barbera e Croatina, nelle quattro versioni assaggiate ti porta al vino da tavola sapientemente formulato nelle “versioni casalinghe”  e interessante nella versione Superiore, ricordiamo che i piacentini compravano il vino sfuso e poi lo facevano rifermentare in casa nelle loro cantine, io che sono in parte romagnola mi ricordo che tutti i miei zii avevano la cantina in appartamenti condominiali e oltre al garage.

16 VINI IN DEGUSTAZIONE

Ortrugo Frizzante: Aradelli Vini, Cantina Sociale di Vicobarone, Marasi Daniele e Loretta, Daturi Renzo e Massimo. Malvasia: Gaiaschi Terenzio, Torre Fornello, Malvicini Vini, Sartori Federico. Gutturnio Frizzante: Cantina Sociale di Vicobarone, San Lorenzo, Rossi Terre di Cuccagna, F.lli Badenchini. Gutturnio Superiore: F.lli Piacentini, Civardi Vini, La Pioppa.

Documentario su Sette colli Piacentini potete trovare tutti i documentari sulla nostra rubrica winefood su youtube.

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