Quando si parla di Acireale e di Piazza Duomo in particolare, sorge la necessità di descrivere primariamente i luoghi come si dice il genius loci di un “luogo” per poter comprendere l’emozione che trasmette quel “luogo”.
La scelta del “luogo” non è mai un caso da parte di Ais Sicilia e Ais Catania, per cui la Cattedrale di Maria Santissima Annunziata risalente al XV secolo che custodisce opere di importanti artisti siciliani, come Pietro Paolo Vasta, Vito D’Anna, Francesco Patanè e Giuseppe Sciuti, la sua facciata in stile neogotico, è il “luogo”.
La facciata fa da contraltare al prospetto barocco della Basilica dei Santi Pietro e Paolo, il Palazzo Municipale edificio tardo barocco e il Palazzo Modò, con i suoi balconi barocchi, che ha ospitato il Teatro Eldorado, sono una cornice essenziale di questo “funzionale evento”. Insomma forma e contenuto sono imprescindibili ma vediamo qual è stato il “motore immobile” ovvero il motore originario aristotelicamente parlando della manifestazione.
Mariagrazia Barbagallo delegata Ais Catania e vicepresidente Ais Sicilia: “L’idea innovativa è quella di valorizzare i luoghi storici delle nostre città perché la storia del vino siciliano deve scendere in piazza, in maniera glamour e accogliente come cerchiamo di fare in Ais Sicilia e Ais Catania. In questo modo 11 sommelier si sono presi cura di 11 cantine siciliane raccontando le loro storie.
Era la stessa idea che portava avanti Salvo Di Bella a cui l’evento è dedicato. Il tema Storytelling di stasera riguarda i grandi marchi della moda per i quali Salvo ha lavorato che gli sono serviti di ispirazione per creare una precisa cifra stilistica del vino e del modo di raccontarlo e promuoverlo. Il tutto attraverso la storia, la tradizione, gli aneddoti e le qualità delle cantine che erano da lui egregiamente condotte, nel mondo della vendita e comunicazione in un mondo oggi in cui la comunicazione riveste un ruolo importante,
Salvo, ben 15 anni prima aveva intuito, quanto il mondo del vino avesse bisogno di grandi vini e grandi storie enoiche da raccontare. Ecco perché il II “Memorial Salvo Di Bella” premierà la Cantina capace di raccontare e comunicare con attrattiva i suoi vini, i suoi valori e la sua storia”.
Vi diciamo subito che il vincitore tra storytelling e presentazione è stato Salvatore D’amico della cantina omonima presentato da Chiara Russo responsabile della comunicazione Ais Catania. Una storia antica, bella di suo, che Chiara ha reso vibrante e suggestiva essendosi recata in loco, e stiamo parlando di Salina una delle isole Eolie più vocata verso la viticoltura patria del Malvasia, di cui la Cantina D’Amico è una delle più antiche produttrici. Il vino Cùntami fa parte delle leggende scelte come substrato delle etichette di Cantina D’Amico.
E la scelta è stata fatta da noi, dal pubblico seduto in piazza che eravamo in 180 tra wine lover e professionisti e che liberamente abbiamo scelto il connubio più coinvolgente.
Ma posso dire che i vini e le storie erano tutte belle come i vini che erano buoni e azzeccati col cibo che è arrivato in due tornate con abbinamenti con i bianchi e abbinamenti con i rossi difficilissimo da decodificare per la quantità e la qualità, ma ritengo come sempre che i fritti del primo piatto fossero perfetti per bianchi mentre ho avuto un momento di estasi con i rossi per un incontro con la senape di un involtino di pancetta perché il rosso in questione spiccava tra cioccolata e pepe nero. Ribadisco ancora una volta Ais Sicilia e Ais Catania non lascia niente al caso: considerando la granita di mandorla finale creata con il Marsala Intorcia da accompagnamento.
Ecco le 11 cantine e gli 11 sommelier.
Gurrieri – Francesca Scoglio consigliere nazionale Ais Sicilia
Gambino – Federica Milazzo miglior sommelier di Sicilia 2022
Masseria Setteporte – Orazio di Maria referente Sicilia guida vitae
Tenuta Incarrozza – Luca Caracciolo degustatore Ais
Duca di Salaparuta – Piero Giurdanella miglior sommelier Ais Sicilia 2020
D’Amico – Chiara Russo responsabile comunicazione Ais Catania
Marilina – Claudio di Maria miglior sommelier di Sicilia 2023 e dell’Etna 2024
Stanza Terrena – Salvatore Spampinato degustatore Ais
Baglio del Cristo di Campobello – Mario Galvagna degustatore Ais
Palari – Gioele Micali responsabile evento Ais Sicilia
Intorcia – Giorgia Giubaldo degustatore Ais
Di seguito piccole note dei vini degustati e zona dove si trovano le cantine.
- Chiaramonte Gulfi (Rg) Cantina Gurrieri, vino: Hic Est XXII Spumante – Vino ottenuto da uve Nero D’Avola e Frappato vinificate in bianco. Colore giallo paglierino brillante, perlage fine, continuo e persistente. Note di frutta a polpa gialla, pesca bianca, note agrumate, pompelmo rosa, note floreali, zagara, crosta di pane.
- Linguaglossa (Ct) Cantina Gambino, vino: Maria Gambino Spumante – Il Maria Gambino Brut Metodo Classico, dal fine e persistente perlage, esibisce un ventaglio di profumi che vanno dalle cremose note di pasticceria, alla mela cotogna, fiore di sambuco e zagara, poi fieno e nocciola.
- Biancavilla (Ct) Masseria Setteporte, vino: N’ettaro 2023 – Masseria Setteporte N’ettaro Etna Bianco è un vino siciliano di grande pregio, appartenente alla denominazione Etna Bianco DOC. Questo vino è composto da uve Carricante in purezza, provenienti dal versante sud-ovest dell’Etna.
- Misterbianco (Ct) Tenuta Incarrozza, vino: Ashiari 2019 millesimato spumante Pas Dosé Metodo Classico presentato in prima assoluta a questo evento. Ashiari è un termine siciliano antichissimo che significa incontrarsi o meglio reincontrarsi. Il vitigno Alicante, in Sicilia, colore ramato 36 mesi sui lieviti di sapore fragrante con profumi di rosa geranio che virano verso profumi di frutti a bacca scura, mirtillo, lampone, gelsi.
- Casteldaccia (Pa) Duca di Salaparuta, vino: Bianca di Valguarnera 2020 – Racconta in etichetta i 200 anni di Duca di Salaparuta. Il palato è ampio, vellutato, caratterizzato da una piacevole nota sapida, con un finale persistente che viene anticipato al naso da intensi profumi floreali e sontuose note di frutta tropicale e agrumi di Sicilia. Il colore è vibrante, un giallo paglierino pieno di luce.
- Salina (Me) Cantina D’Amico, vino: Cùntami 2022 – Vino ottenuto da vendemmia manuale delle uve Nerello cappuccio, Nerello mascalese. Salvatore D’Amico, viticoltore si occupa dell’azienda di famiglia e con l’ausilio di vecchi preziosi manoscritti del nonno e delle esperienze maturate dai genitori, comincia a produrre un Malvasia, rinomato vino passito. L’azienda si trova a Salina.
- Noto (Sr) Cantina Marilina, vino: Cecile 2018 – Tipologia: IGP Terre Siciliane Bianco Frizzante Uve: Moscato bianco. Imbottigliato direttamente dalla barrique, pur non filtrato è cristallino ed ha un luminoso giallo ambrato, sensazione di gelsomino, pera e albicocca matura, alle note agrumate, d’erbe aromatiche, origano, salvia e acqua marina, fino a raggiungere suggestioni di sandalo, cera d’api, iodio, roccia, e mandorle tostate.
- Castiglione di Sicilia (Ct) Stanza Terrena, vino: Nasca 2022 – Da un vigneto di soli 5 ettari, con viti che vantano fino a 200 anni d’età, produce quattro vini che riescono a conciliare in maniera unica, tradizione e consapevolezza enologica e ambientale contemporanea. È una produzione di nicchia, sia per le caratteristiche dei vini che per le dimensioni dell’azienda. Sono circa 12.000 bottiglie, tra bianco, rosato e rosso, vinificate secondo metodi ancestrali.
- Campobello di Licata (Ag) Baglio del Cristo di Campobello, vino: Lusirà 2020 – Lusirà è tutta la sicilianità della Syrah mediorientale, che ha trovato nei quattro ettari del Baglio del Cristo di Campobello la sua terra promessa. Circa quattordici mesi in barriques di rovere francese (Nevers, Tronçais, Allier), di cui 1/3 nuove da 225 litri e almeno dodici mesi di affinamento.
- Messina Cantina Palari, vino: Faro 2016 – Questo vino rappresenta un angolo di Borgogna in Sicilia, nelle colline sopra Messina. Il vino rosso Faro dell’azienda agricola Palari viene prodotto con Nerello Mascalese e Cappuccio, a cui si aggiunge una piccola parte di Nocera e Acitana, uve autoctone del territorio. La vinificazione e l’affinamento prevedono l’uso di barrique, in parte nuove e in parte usate e contribuiscono a smussare le durezze del vino dando rotondità e piacevolezza.
- Marsala (Tp) Cantina Intorcia, vino: Marsala Superiore Riserva Semisecco 2015 – Elegante, complesso, raffinato. Note di ciliegia e frutti di bosco, sentori erbacei e pietra focaia. Amabile, fresco, sapido, di ottimo equilibrio e persistenza.
È stata una bellissima esperienza vuoi perché la piazza Duomo di Acireale è veramente una piazza emozionante glorificata mai abbastanza fin da bambina nel mio cuore: mi ricorda sempre quando mia nonna mi portava a mangiare il gelato da Costarelli, esattamente il mio preferito il coccodè, a base di gelato di pesca e panna, Lei la splendida [Acireale] mi ha sempre accolto e mai intimorito come in un salotto buono della zia, la nobildonna che profuma di zucchero e vecchi merletti…e vini “stagionati” senza soluzione di continuità!!!