Ancora una volta Onav Catania con i suoi eventi sempre puntuali legati al vino, al cibo, a luoghi e territori storici come Etna Urban Winery, vigneto e palmento storico dell’ottocento e gli Enoliti Botanici ci ha fatto scoprire una realtà unica in Italia che troviamo a Scicli nel ragusano.
In una fresca serata organizzata dal delegato provinciale Catania Onav, il prof. Danilo Trapanotto e il suo team . Gli spettatori hanno avuto l’onore e il piacere di ascoltare una lectio magistralis sulla storia vitivinicola sociale e rurale della Sicilia dai Romani fino ai Normanni, da parte del prof. Alessandro Brizi consigliere nazionale Onav caporedattore della rivista Onav, L’Assaggiatore, nonché Professore nel Dipartimento di scienze umane e sociali presso Università Popolare degli Studi di Milano.
E poi l’assaggio e la conduzione degli Enoliti Botanici vini conosciuti nell’antichità con il nome di Vini Medicati o Tinture Vinose, gli Enoliti nascono con Ippocrate, che veste di caratteristiche nutraceutiche il vino, grazie all’utilizzo dello stesso come solvente per ottenere l’estrazione dei principi attivi dalle piante officinali, producendo un elisir curativo e considerato medicinale.
Tra le preparazioni ancora ammesse nei laboratori erboristici artigianali, gli ENOLITI BOTANICI vengono prodotti nel nostro laboratorio, con macerazione a freddo, senza l’aggiunta di alcool puro, zucchero e altri coadiuvanti ammessi per legge. Follature e assaggi quotidiani ci permettono di osservare i livelli di estrazione lotto per lotto, donando un’alta variabilità a questa bevanda che rispecchia l’artigianalità della sua preparazione.
Enoliti Botanici: “Scegliamo solo vini provenienti dal mondo dei vini “naturali”, artigianali e di piccole realtà contadine, siciliane e non. Le ricette sono frutto di una ricerca continua che parte da antichi formulari erboristici e hanno come primo obiettivo la realizzazione di un prodotto finale che abbia una finalità curativa, intrinseca, frutto della sapiente combinazione delle botaniche caratterizzanti ogni nostro Enolito Botanico. Le piante utilizzate sono tutte T.T. (taglio tisana), Biologiche e prodotte con metodo di essiccazione a forno statico”.
Fin dall’antichità, il vino è stato usato mescolato ad altri ingredienti. A volte per il mero piacere di cambiarne ed arricchirne il gusto. A volte come mezzo per favorire l’assimilazione di sostanze medicamentose da parte del corpo. Si ottengono così gli enoliti o vini medicali, che diventano medicine piacevoli, che sollevano lo spirito e influenzano direttamente lo stato fisico di salute.
La tradizione del consumo degli Enoliti è radicata in molte culture mediterranee e si può affermare che il suo sviluppo sia stato parallelo al consumo di vino.
In Sicilia era usuale utilizzare le artemisie fresche per aromatizzare il vino; nelle regioni del nord italia come il Piemonte, gli enoliti rappresentano i precursori dei più moderni vermuth.
Gli ENOLITI BOTANICI trovano spazio soprattutto nel dopo pasto, che sia pranzo o cena, e consentono un finale leggero, sano, e primordiale. In base al vitigno, al blend e alle botaniche utilizzate, gli Enoliti Botanici trovano un originale impiego anche durante l’aperitivo e in mani sapienti possono diventare ingredienti perfetti per la realizzazione di cocktail e punch.
Ne abbiamo assaggiati due come aperitivo ed esattamente:
MAGARA Vino Zibibbo Valdibella. Botaniche Le Botaniche Pimento frutti, menta piperita foglie, ginepro frutti, agrumi frutti, karkadè fiori. Funzione Rinfrescante e Dissetante.
NYX: Catarratto Lucido ottenuto per pressatura diretta. Affinamento in acciaio inox. Vendemmia effettuata a mano durante la seconda settimana di settembre dai Vignaioli della cooperativa Valdibella di Camporeale. Botaniche: Fiori di Lavanda, Fiori di Zagara, Fiori di camomilla matricaria, Estratto idroalcolico di Camomilla matricaria. Funzione Rilassante e distensivo.
Poi abbiamo fatto una pausa con un risotto fragrante al brodo vegetale, mantecato con burro e parmigiano. Polvere di pomodoro secco e confettura di pere e gin. E Panelle di ceci espresse con salsa ai peperoni in agrodolce, che si sposavano perfettamente con i due enoliti Magara e Nyx.
Poi abbiamo proseguito la degustazione con:
LE MORE: Moscato di Noto, detto volgarmente Muscatedda, vendemmia 1993, fortificato in fermentazione. Cantina Elorina. In collaborazione col vignaiolo Salvatore Marino. Botaniche: Cannella corteccia, Garofano chiodi, More selvatiche fresche. Si ottiene uno sciroppo speziato di more, con aggiunta di zucchero d’uva.
SANTA ILDEGARDA: Nero d’Avola affinato in acciaio inox. Vendemmia effettuata a mano durante la seconda settimana di settembre dai Vignaioli della cooperativa Valdibella di Camporeale. Botaniche: Rabarbaro radice, China corteccia, Anice stellato frutti, Boldo foglie, Arancio dolce scorze, Noce foglie, Vaniglia baccello.
E non è un caso che tutti i nomi degli Enoliti sono al femminile perché le maghe, le sante e le sacerdotesse sono le vere medichesse dell’antichità!!!