Madame Anjiova diventa gourmet a Masseria Carminello

Il pesce azzurro più versatile e ammaliante, l’acciuga diventa poesia celebrato in maniera strepitosa con la presenza di chef premiati

Vi raccontiamo la storia di Madame Anjiova ovvero della degustazione di cibi, vini e birre di un venerdì sera alla presenza di chef premiati Giorgio Samperi: con l’arancino “chicchi d’acciuga” con acciuga gambero e besciamella

Originario di Tremestieri Etneo, ha sempre amato cucinare, realizzare dolci, e reiventare le ricette della tradizione siciliana. Completati gli studi, a diciotto anni va a lavorare all’estero, facendo delle esperienze molto mirate, cercando ristoranti o bar dove fare esperienze che lo facessero crescere sempre di più, determinando molto le sue scelte. L’incontro con il suo ” mastro ” pasticcere Alfredo Moschetto, ha scaturito in lui, una passione definitiva per questo mestiere. Il più grande insegnamento è stato aver capito la necessità di usare materie prime di qualità per ottenere risultati soddisfacenti. Arancini, Torte, tavola calda, pasticcieria, sono le parole d’ordine della sua carriera…

Già a 5 anni impara a fare le crispelle. È il nipote di Carmelo, che ad Acireale era chiamato U Salaru. Con il padre fa trasferte al mercato di Riposto e la sua passione si rafforza sempre di più. Oggi è considerato un vero Maestro nel suo campo e più volte ha conquistato il primato di realizzare le migliori crispelle del territorio etneo, e non solo. Una tradizione di famiglia, quella dei Cordai, che dura da quasi 80 anni. Da due anni è stato aperto ad Acireale il locale “Orazio Cordai Freat & Food” e proprio ad Acireale nasceva decenni fa l’attività di famiglia con “La casa delle crispelle”. Erano gli anni ’50 e queste bontà e prelibatezze sarebbero arrivate fino ai giorni nostri. Orazio Cordai ha partecipato, da grande protagonista, a numerosi eventi, condividendo palcoscenici e cooking show con cuochi, chef stellati e patron e le sue preparazioni sono state inserite in menu di prestigio.

Il maestro delle crispelle Orazio Cordai

 

Simone Strano Non son riso una pasta all’uovo a forma di chicchi di riso con burro all’acciuga e come guarnizione una faccia sorridente per uscire fuori dall’anonimato della mascherina a cui ci hanno costretto due anni di lockdown

Simone Strano intraprendente e giramondo è un vulcano di energia al quale non è possibile resistere. Poco più che adolescente lascia la Sicilia. Lavora per anni al ristorante stellato di Palazzo Monte Martini a Roma, come executive chef. È grazie all’intraprendenza e alla spregiudicatezza che affronta il mondo di petto. Ma la valigia è pronta: direzione Sicilia. Ama la condivisione e la “colleganza” perché è così che non si smette mai di imparare. Sempre rispettoso nel lavoro il suo motto è “Fatta salva la gerarchia, è fondamentale la sinergia”. Per i “fantastici quattro” cioè gli chef con la coppola, basta solo uno sguardo! La sua materia prima: ogni prodotto della terra appena colto. Per Simone successo professionale vuol dire acquisire la migliore competenza nel proprio settore. Il percorso è lineare: si inizia dalle basi, anche dall’ignoranza, poi l’intraprendenza, il coraggio, e ancora il sacrificio, lo studio, la passione. Il suo grazie più grande? È per i suoi genitori.

Rosario Terranova chef di Masseria Carminello ha preparato i suoi paccheri all’acciuga rossa

 

Valeria Raciti con “Beccafico a modo mio”

Valeria Raciti, segretaria amministrativa siciliana originaria di Aci Sant’Antonio, è stata la vincitrice della 8^ edizione di Masterchef Italia. Con la vittoria, Valeria ha cambiato vita: l’amore per la cucina è diventata la sua attività principale e le ha permesso di lasciarsi alle spalle il suo vecchio percorso professionale. Ha scritto il libro di ricette: Amore, curiosità, istinto: la mia cucina felice edito da Baldini e Castoldi.

entrèe conetto di carta paglia e acciughe fritte con la salsa maracuja con la lapa “anchovy fish bar”

la degustazione di birra “729” Beer di Marco Biagianti (ex calciatore calcio Catania) e in special modo la Weiss una birra ad alta fermentazione a base di frumento con note agrumate ed esotiche adatta al coppo di pesce fritto e quindi ai piatti di pesce complessi ottima anche come aperitivo e la Ipa sapore amaricante dato dal luppolo.

Il vino bianco Grillo intenso e minerale, dalle vivaci note di agrumi, miele e zagara dell’azienda Settesoli di Menfi.

E una energetica sorpresa l’artista Laura Calafiore con la sua pittura pop dinamica e spontanea.  Si chiama Fast-painting I dipinti sono totalmente personalizzati dal soggetto ai colori utilizzati e vengono realizzati in appena pochi attimi su tele rotanti di grandi dimensioni.

 

Dulcis in fundo gli organizzatori Giovanni Samperi e Antonio Rosano avevano proprio in mente di riportare in auge l’acciuga qui a Valverde. “Siamo tornati a riunirci per fare un omaggio alla ventennale Sagra dell’acciuga valverdese a godere del buon cibo buon vino e birra della buona musica e conversazione tutto nella sicurezza e nella gentilezza delle persone che ci hanno aiutato!” le loro parole finali sul palcoscenico.

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