Durante la 44esima edizione di Vinimilo 2024, festeggiamento dei 30 anni di Onav Catania e Masterclass di 6 annate di “Soave Classico Salvarenza” di Gini 2012, 2014, 2015, 2018, 2019 e 2021, alla presenza del Presidente Nazionale Vito Intini. A cura Delegazione ONAV Catania delegato prof. Danilo Trapanotto.
La storia della Cantina Gini: “La nostra è una storia che risale al 1500. Fin da allora, la famiglia Gini coltiva i propri vigneti in Monteforte. Per questo possiamo dire di essere tra i più antichi viticoltori nella zona del Soave Classico.
Alcuni studi hanno portato alla luce che, in località Contrada Salvarenza, la famiglia Gini possedeva delle terre già dal XVI secolo.
Le conoscenze sono passate attraverso i secoli, di generazione in generazione, fino a nostro padre Olinto, mastro vignaiolo, che ha trasmesso direttamente a noi le sue abilità e la passione per questo mestiere. Così il nostro agire è diventato, nel tempo, la nostra tradizione.
Ora siamo noi, Sandro e Claudio, i custodi di questo sapere di conoscenze, di esperienza e amore per questa terra assieme alle nostre famiglie.
Da sempre poniamo la massima attenzione nel prenderci cura delle nostre vigne e dei nostri vini in maniera esclusivamente naturale. Tradizione e innovazione convivono e operano in armonia in tutte le fasi della produzione per ottenere prodotti sempre più raffinati.
Rivoluzionaria, nel 1985, la nostra prima vinificazione senza anidride solforosa.
Essa ha cambiato il corso dell’enologia, elevando la purezza espressiva dei nostri vini. Questi sapranno così raccontarvi nel tempo, attraverso l’affinamento in bottiglia, le potenzialità della nostra terra.
Il nostro compito è quello di lasciare parlare le uve e saperle ascoltare valorizzandole. La nostra viticoltura è biologica rispettando l’ambiente e le tradizioni dei nostri antenati che da sempre lavorano la terra con metodi naturali.
La vendemmia viene fatta a mano passando nel vigneto in tre momenti diversi in modo da raccogliere i grappoli d’uva al momento migliore della maturazione e procedere a una selezione dei grappoli.
A Monteforte, nel cuore del Soave Classico, coltiviamo 35 ettari di vigneto. I cru di vertice della casa Froscà Contrada Salvarenza e Col Foscarin si trovano nelle migliori posizioni collinari della denominazione con un’ottima esposizione al sole.
La nostra più grande scommessa è stata la scelta di non sradicare le vecchie viti di Garganega, ma di permettere loro di maturare e svilupparsi al massimo. Siamo riusciti a vederne e apprezzarne il potenziale qualitativo, per questo abbiamo scelto di preservare questi vigneti tramandatici.
Oggi godiamo di un patrimonio vitivinicolo esclusivo. Con un’età media che va dagli 80 anni fino a superare il secolo di vita, le vecchie vigne regalano una piccola produzione di uva ricca di proprietà organolettiche.
Nella zona della Contrada Salvarenza circa un terzo dei vigneti sono a “piede franco”, non innestati poiché sopravvissuti alla Fillossera che distrusse gran parte del vigneto europeo tra la fine del 1800 e l’inizio del 1900.
I terreni variano da zona a zona passando da tufo vulcanico a suoli calcarei. È questo che definisce la complessità dei nostri vini e le sfumature dei vari cru.
I diversi microclimi contribuiscono al carattere del vino, come ad esempio le correnti fredde che soffiano di notte sul colle Froscà regalando un bouquet straordinario di profumi.
Qui nascono i nostri grandi vini bianchi da invecchiamento capaci di un’evoluzione e una longevità straordinarie, mantenendo l’acidità e la mineralità che li contraddistingue.
Entrando nella cantina sotterranea ci si rende subito conto di essere in un luogo particolare: interamente scavata nel tufo vulcanico, lascia intravedere in più punti la tipica roccia nera.
Freschezza e umidità sono costanti tutto l’anno grazie alla regolazione naturale del sottosuolo. Qui i vini riposano nella barricaia, respirano in legni delicati e si affinano a temperatura ottimale.
Risalendo le scale interne in sasso si raggiunge la parte più vecchia della cantina dove è partita la produzione degli anni 80.
La parte più recente della cantina è stata ricavata da vecchi rustici restaurati utilizzando esclusivamente materiali locali e, in particolare, pietra bianca calcarea proveniente dai vigneti di proprietà. Questa zona è suddivisa in locali adibiti alla degustazione, alla venditi di vini e la parte più alta ospita il fruttaio dove, dalla vendemmia alla fine dell’inverno, le uve vengono coricate in cassette di legno e lasciate in “appassimento””.
Contrada Salvarenza “Vecchie Vigne”
Soave Classico Doc
Sontuosità da vigne centenarie
La leggenda del nome “Salvarenza” racconta che una giovane di nome Renza, minacciata dai briganti, fu salvata da un nobile cavaliere nel luogo dove si producono le uve di questo grande cru.
Le vigne hanno un’età superiore ai 100 anni, per un vino adatto a un lungo invecchiamento.
Vitigni
Garganega 100%.
Caratteristiche Organolettiche
COLORE: Oro-verde brillante.
PROFUMO: Complesso e profondo, minerale, ricco di sentori fruttati dolci ed avvolgenti, fiori gialli e frutti esotici.
SAPORE: Al palato grasso, sapido, dal registro minerale, pietra focaia e chiodi di garofano. Sentori di pera matura, pesca gialla. Denso, rotondo ed intenso, dotato di un finale nitido e persistente. Vino adatto a lungo invecchiamento.
La verticale si è svolta partendo dall’assaggio dall’imbottigliamento più recente 2021 fino ad arrivare al 2012, mettendo inevidenza come le note fruttate siano maturate e le espressioni di mineralità siano espressione di un territorio mettendo in evidenza la longevità di bianchi di alto rango che portano una storia e un pedigree di tutto rispetto.
La presentazione da parte del presidente nazionale Onav Vito Intini è partita da un excursus storico sul vitigno Garganega fino ad arrivare alla storica cantina Gini.
Sono stati festeggiati i 30 anni della delegazione Onav Catania, con il delegato provinciale Onav prof. Danilo Trapanotto e il Presidente Nazionale Onav dott. Vito Intini che hanno consegnato i diplomi di primo livello di Assaggiatori 44° e 45° corso e di Esperti Assaggiatori del 5° corso.
Il rinfresco finger food è stato fornito da Piazza Scammacca di Catania.