Giovanni Cardillo direttore artistico Zancle Art Project, ci racconta: “Il nuovo linguaggio artistico contemporaneo, legato alla street art, è un mondo che Zancle Art Project vuole esplorare, organizzando una serie di iniziative nella città di Messina e non solo, a partire dal 2024. Un audace tentativo di illuminare il tessuto culturale di Messina, una città dalla storia millenaria che è in attesa di riscattarsi, soprattutto puntando sull’arte contemporanea e, in questo caso, sulla street art. In questa impresa avvincente, affrontiamo la sfida di plasmare Messina in un centro culturale, una città che, sebbene non abituata a essere una tela per l’arte, custodisce un potenziale straordinario. Il nostro impegno nella trasformazione sociale attraverso l’arte è come una fiamma ardente, alimentata dalla volontà di catalizzare l’energia creativa della comunità e unirla in una nuova esperienza culturale”.
E noi che siamo sbarcati a Messina via terra partendo da Catania e che abbiamo deciso di valorizzare tutte le bellezze della nostra isola enogastronomiche turistiche e infinitamente artistiche abbiamo deciso di intervistare il nostro mecenate on the road di street art e non solo…
Susanna Basile: Come creare una galleria d’arte contemporanea e street art a Messina?
G.C.: Ho iniziato dieci anni fa un giorno dopo aver acquistato un’opera, è da lì ho capito con letture giuste e conoscenze di tanti artisti che l’arte aveva una funzione oltre che estetica anche di messaggio profondo con le coscienze che la attraversano. Serviva un posto, una base che fosse in una zona interessante e ho incontrato fortunatamente Ivan Piccione; lui ha una delle cornicerie più antiche di Messina, quindi sa e conosce il mestiere.
S.B.: A Messina esiste l’arte contemporanea?
G.M.: Messina, sembra avvolta dalla Fata Morgana e dai mostri di Scilla e Cariddi per dirla in maniera mitologica, o sono addormentati i nostri responsabili della cultura o sono in preda ad opere ciclopiche che non interessano sicuramente gli abitanti del luogo. Ma per i giovani sta cambiando la percezione dell’arte, soprattutto aumenta l’indignazione per la demolizione di tutto un complesso di palazzi in centro, dove erano presenti alcuni pezzi di street art, tra cui anche Blu, WhosNemo, JuliettaFX ed altri e l’aumentare della coscienza che l’arte può veramente salvare il mondo.
S.B.: Quante zone del centro ha Messina per esempio dove si trova la sede?
G.C.. Le radici delle pulsioni portano “in centro” la Zancle Art Project dev’essere una centro storico: una generazione “giovane” che, nel 2023, avendo viaggiato, vissuto e visto, non condivide le ristrettezze intellettuali della città. A Messina c’è un luogo dove il tempo sembra si sia fermato a metà Ottocento, si tratta delle Case Cicala. Un intero grande isolato di pianta rettangolare che ha superato quasi indenne il terremoto del 28 dicembre 1908 e in particolare le demolizioni successive al sisma e alla ricostruzione. Quel vicolo ha visto fiorire botteghe di artigiani ed artisti, come erano sempre esistite. Per questo abbiamo aperto in via Legnano la zona ha bisogno di essere valorizzata in quello che noi eravamo anche prima del terremoto.
S.B.: Il patrocinio con l’Ordine degli Architetti
G.C.: Il patrocinio con l’Ordine degli Architetti di Messina e della sua Fondazione, la Fondazione Mediterraneo, per me era naturale per un progetto serio che parli d’arte, che fossero i nostri sostenitori e per fortuna hanno accettato con grande responsabilità e passione.
S.B.: Quale sarà il percorso nell’ambito della street art?
G.C.: Opere di street artist che raccontino in maniera antologica l’evoluzione del movimento, ipotizzare dei lavori in giro per la città degli stessi. La miriade dei linguaggi ricostruiti tramite una filologia curatoriale. Mi avvalgo chiaramente di professionisti del settore come ad esempio la storica dell’arte e curatrice Mariateresa Zagone.
S.B.: La mostra che stiamo guardando oggi?
G.C.: Gli artisti presenti con le loro opere sono: Giuliorosk, Kuma, NessunoNettuno, Domenico Pellegrino, Igor Scalisi Palminteri. Curata da me e da Alessia Tommasini.
Domani inaugureremo “Infinito Privato”: La Mostra di Zancle Art Project a Messina con Ilaria Ricciardi e Floriana Romeo a cura di Mariateresa Zagone. https://www.siciliareport.it/mostre/infinito-privato-la-mostra-di-zancle-art-project-a-messina-con-ilaria-ricciardi-e-floriana-romeo-a-cura-di-mariateresa-zagone/
Le opere che abbiamo esposto fino al 20 gennaio e le loro storie
Biografie artisti
GiulioRosk (Giulio Gebbia, noto come Rosk)
Prolifico street-artist nato nel 1988, la cui arte unisce l’iperrealismo all’onirico, rendendo le sue opere riconoscibili in tutto il mondo. Ha firmato lavori per noti brand internazionali come Gucci, Ceres, Axa assicurazioni, Averna, Philadelphia, SEAT X, Vanity Fair al Salone del Mobile. Ha realizzato opere di importanza artistica diventate già iconiche come Falcone e Borsellino alla Cala di Palermo e il Paolo Villaggio a Genova, l’opera su Primo Levi a Nichelino, l’opera sul Gino Strada a Polistena in Calabria. Ha firmato anche opere che celebrano l’impresa sportiva collaborando con “Lega Serie A Tim” e “Giro d’Italia” e con il Ministero dello Sport e della Salute Italiano. Ha inoltre collaborato nel 2022 con Cesare Cremonini, dipingendo nelle periferie di tre diverse città italiane: Palermo, Napoli e Roma. Il suo stile, grazie ad una profonda conoscenza tecnica, si presta perfettamente alla realizzazione di opere concepite in ogni dettaglio, dal messaggio chiaro e affascinante.
Mauro Micciari, in arte Kuma
É un street artist, pittore e fotografo messinese. Si cimenta presto nella street art e nel mondo dei graffiti, lasciando testimonianza di se presso numerosi angoli della città grazie alla sua inconfondibile tag. Ha tenuto una personale di pittura presso la Galleria Gradiva Arte di Piazza del Popolo, e una personale fotografica dal titolo “Niente da dichiarare” presso il Centro Multiculturale Officina di Messina. Ha fatto parte del gruppo di artisti coinvolti nella bella iniziativa di “Prigionieri per l’arte” presso l’ex carcere di Rometta (Me), decora inoltre nel 2015 la pensilina di Gazzi della linea tramviaria, dopo aver vinto il bando il DISTRART. Dal 2017 vive a Torino, e nel 2022 crea il suo studio privato di pittura, nel 2023 si presenta alla città sabauda con la sua prima mostra “6mediterraneo”.
NessuNettuno
Nasce il 4 Luglio 1982 a Messina Ha una laurea in design (industrial-interior) conseguita all’Accademia di Catania. Nell’agosto 2015 è tra i protagonisti di “DISTRART”, un festival di arte urbana a Messina; nel 2018 con il progetto “Negli Occhi di Giona” ha realizzato insieme ad alcuni detenuti un murales nel cortile, 500 m², del carcere di Gazzi (Messina). Gli ultimi anni lo vedono impegnato in giro per diversi Festival in Sicilia (Sciacca, Catania, Palermo), in Europa ed in particolare in Spagna (Madrid, Valencia). Nel giugno 2021 è tra i 10 artisti selezionati in tutta Italia dalla fondazione World Rise, una importante ONG che si occupa della protezione dell’ambiente marino, per realizzare un murales nell’isola di Salina per la giornata mondiale degli oceani e la loro salvaguardia. Dal 2022 collabora col Tribunale dei Minori di Messina progettando e realizzando alcuni laboratori artistici finalizzati alla realizzazione di murales (“I figli della Luna”, “La forma dell’acqua”, “Più colore alla città”).
Domenico Pellegrino
Artista siciliano, conosciuto come l’artista della luce, magnifica la Sicilia e le sue tradizioni, fra patrimonio e futuro. Le sue opere sono state scelte dalla Disney per StarWars, ha collaborato con la maison Hermés e Dior. Ha esposto alla 58° Biennale d’Arte di Venezia, a Manifesta12, a Palermo Capitale della Cultura, solo per citarne alcune, e inoltre oltre 28 mostre personali e 76 mostre collettive. La sua ultima grande opera in luce e legno è il simbolo di Procida Capitale della Cultura 2022. Molte opere sono presenti in Musei e Collezioni private. Miti greci e leggende, supereroi contemporanei vestiti di tradizionali decori siciliani, le luci delle feste patronali diventano un nuovo linguaggio utilizzato dall’artista Collabora con importanti fondazioni, musei e gallerie nazionali. Le sue mostre personali “Superheros” esposte a Palermo, Milano, Carrara ed in fiere internazionali, hanno raggiunto grandi consensi del pubblico sia come presenze che come impatto sui social media e sulla stampa specializzata. Raiuno, Tg5, Sole24ore, Arte.it, Il Corriere, Vanity fair, Interni hanno dedicato ampio spazio ai lavori dell’artista. Il progetto d’arte contemporanea Cosmogonia Mediterranea racconta un viaggio “sottosopra” da Lampedusa a Lampedusa, attraversando luoghi simbolo della cultura siciliana è approdato alla Biennale di Venezia nel 2019. Cosmogonia Mediterranea è raccontato in un libro edito da Serradifalco edizioni, nel documentario “Effatà” del regista Martino Lo Cascio e in quello di Salvo Cuccia per l’Archivio delle arti. L’arte di Domenico Pellegrino è stata raccontata anche nel libro di Giovanni Terzi “Eroi quotidiani”.
Igor Scalisi Palminteri
Nato a Palermo nel 1973; è Maestro d’Arte presso l’Accademia di Belle Arti di Palermo, ha esposto le sue opere in diverse mostre personali e collettive, in Italia e all’estero. La sacralità e i santi sono un tema costante nella sua produzione. Un senso di sacralità rivisto, distorto e talvolta ambiguo è onnipresente nella sua poetica. Pur raffigurando i santi come semplici esseri umani, ne riscopre contemporaneamente le icone, rielaborandole, utilizzandole come spunto per un’indagine sulla natura umana e sulla sua identità. Ha organizzato diversi laboratori di arti visive per bambini e ragazzi a rischio di esclusione sociale, in collaborazione con scuole e servizi sociali (USSM). Dal 2018 si dedica quasi esclusivamente ad interventi in strada, lavorando in stretto dialogo con i residenti con l’obiettivo di diffondere il senso di comunità e di cura attraverso l’arte. Durante quest’anno realizza alcuni dei suoi murales più famosi come LA SANTA MORTE, SAN BENEDETTO IL MORO, HAIL SAINTE ROSALIA. Nel 2018 ha curato anche POSTCARDS FROM BALLARO’, un progetto che ha previsto la realizzazione di 5 muri dipinti da lui stesso, co-curatore Andrea Buglisi, Alessandro Bazan, Fulvio Di Piazza e CrazyoneIl documentario Perspective Ballarò, diretto da Cuccia e Bellia, che racconta i 5 interventi artistici nel quartiere attorno al mercato storico, è distribuito da Netflix in 30 paesi dal 2022. Nel 2019 realizza SANGU E LATTI su un muro nel quartiere Sperone a Palermo, iniziando così un percorso con gli stakeholder locali. Nel 2021 è tra i co-ideatori di SPERONE167, insieme all’artista CHEKOS e Danilo Alongi: dall’incontro tra residenti, associazioni, scuole e tanti professionisti è nata un’alleanza creativa duratura alimentata dall’arte urbana.